sabato 11 ottobre 2008

In Giappone spopolano i romanzi per cellulare

In Giappone i romanzi si leggono sul cellulare. Nel paese nipponico, infatti, si è appena conclusa la terza edizione del Cell Phone Novel Award, che ha assegnato il premio come miglior romanzo pubblicato sui telefonini al libro “Atashi Kanojo”, della ventitreenne Kiki, a cui sono andati ben 2 milioni di yen (circa 13 mila euro) . Una tendenza, quella dei romanzi per il mobile, che in Giappone sta riscuotendo sempre più successo, basti pensare che, nel 2007, cinque dei dieci migliori best seller giapponesi sono stati romanzi per cellulare, e che il racconto Koizora scritto per i telefonini dalla giovane scrittrice Mika, è stato letto da circa 25 milioni di persone. Fumi Yamazaki, blogger giapponese che scrive in inglese, spiega e commenta sul suo blog “What’s happening in Japan right now” questa nuova tendenza letteraria.

“Provo ora, per la prima volta a leggere un romanzo per cellulare. Sul dislapy del mio telefonino appaiono frasi molto brevi, una o due parole, non di più. Poi si va a capo.
Traduco la prima pagina:
Sono
Aki
Anni?
23
Be’ quest’anno 24
Ragazzo?
be’
Naturalmente
Ce l’ho
cioè
Come potrebbe essere che non ho un ragazzo
"mitaina"
Un ragazzo
è naturale
Be’
Sto uscendo con lui
"mitaina"

Fine della prima pagina

Il romanzo continua con frasi interrotte e intercalando la parola"mitaina". In rete molti si prendono beffa di questo particolare modo di parlare, l’ "Atashi Kanojo”, come viene chiamato. Esiste, per esempio, un sito "Atashi", che consente di tradurre il proprio blog in lingua "Atashi Kanojo", e che ti accoglie, naturalmente, con la parola "mitaina".
Non penso ci sia una traduzione per "mitaina", dal momento che non significa niente, probabilmente serve solo per chiudere le frasi. Qualcuno sembra che abbia contato quanti "mitaina" compaiono nel romanzo e pare che in 423 pagine ci siano ben 210 "mitaina".
Ma c’è qualcuno a cui piace questo stile, che ritiene che dà ritmo allo scritto ed è in sintonia con il tipo di storia – alcuni blogger scrivono addirittura che hanno versato lacrime vere leggendo il romanzo.
Comunque, che piaccia o no, i romanzi per cellulari si stanno diffondendo così tanto che non è più possible ignorarli.

martedì 7 ottobre 2008

grande fratello o tutti amici?

ho appena avuto la prova di quanto la rete sia ormai diventata pervasiva e per certi versi anche ficcanaso. Ero a Ferrara la scorsa domenica (festival di internazionale) , stavo ascoltando uno dei numerosi e interessanti interventi quando i miei bambini mi si sono seduti accanto. La gente sorrideva guardandoli perchè non c'erano molti bambini della loro età che si aggiravano fra quelle platee (chissà poi perchè...non bisogna abituarli fin da piccoli?), tanto che una ragazza vicino a me mi ha fatto una fotografia. Un po' mi scocciava, a dire la verità, mettere i miei bambini nell'obiettivo di un altro, però ho lasciato fare pensando che in fondo lo avevo fatto tante volte anch'io. Avevo ovviamente dimenticato l'episodio ma, voilà siete su Facebook! poco fa una mail di un mio ex collega che non vedo più soltanto da sette anni mi ha mandato un messaggio proveniente da facebook che mi diceva che era stata pubblicata una mia foto a Ferrara. Stava semplicemente sfogliando l'album di questa amica e mi ha vista....
A questo punto non so se essere felice di questo essere tutti connessi oppure un po' preoccupati.
Di primo acchito mi viene da essere contenta. Bello rimanere in contatto, ritrovarsi, conoscersi, un po' meno sapere che c'è sempre qualcuno in qualunque momento che può farsi i fatti tuoi.